Un glorioso passato

Il Podenco è classificato come cane “Primitivo da Caccia”. Riconosciuto dalle federazioni internazionali di razza solo negli anni ’80, in verità come vedremo ha una storia millenaria che si lega alle grandi civiltà del Mediterraneo.
Le prime tracce di cani simili al Podenco le troviamo nelle pitture rupestri del Sahara algerino, dove nelle scene di caccia appare un cane che probabilmente diede origine tutte le razze primitive del bacino del Mediterraneo. Nello specifico però, l’antenato del Podenco trovò il suo massimo splendore nella civiltà Egizia.

Gli Egizi lo distinguevano chiaramente dai levrieri e lo chiamavano cane di Tesem. Numerosissime sono le raffigurazioni artistiche che lo ritraggono. Alcuni ipotizzano che la divinità di Anubi non sia altro che l’antenato del nostro amato cane rosso e non, come supposto da altri, uno sciacallo.

 

feniciboh

Ma come si diffuse la razza fino alle lontane isole Canarie? La diffusione del cane fu merito dei Fenici, grandi navigatori che esportarono il cane degli Egizi, nel Mediterraneo. Lo portarono in Sicilia e a Malta dove troviamo due razze cugine, rispettivamente il cirneco dell’Etna e il Pharaon Hound.

Sbarcato alle Canarie, il cane in breve tempo prese il sopravvento sulle isole e ritornò ad essere un cane selvatico. L’isolamento del luogo e un territorio montagnoso e semi-desertico lo plasmarono nel fisico e nel carattere.Gli indigeni abitanti delle isole (Guaci) compresero la testardaggine, l’astuzia e la caparbietà di questi cani, che erano in grado di sostare per ore sopra cumuli di pietre dove si nascondevano le lepri, e iniziarono a sfruttarli come indicatori della presenza di prede e solo in seguito svolsero un nuovo lavoro di addomesticamento per utilizzarlo nella caccia vera e propria.