Due chiacchiere con gli adottanti: Valentina e Rea

Oggi facciamo due chiacchiere con Valentina,l'adottante di REA.

 

Rea proviene da un sequestro della Guardia Civile,trovata in condizione di gravissima malnutrizione,condannata ad una vita a catena in uno spazio angusto e lercio,oggi,con Valentina, sta scoprendo i piaceri della vita:

l'affetto,la famiglia,le regole del branco...

 

Tu avevi già un branco affiatato in casa...come hai gestito l'ingresso di Rea nel gruppo? Cosa ti senti di suggerire ad un eventuale adottante che è nella tua stessa situazione?

 

Allora, ho sempre gestito gli inserimenti “da manuale”, cioè come viene spiegato nel buon galateo canino, quindi in un luogo aperto e neutrale, così da non creare attriti per il territorio o per la possessione su oggetti vari. Ho organizzato la giornata in modo da poterli far incontrare in un luogo aperto e positivo, che piacesse a tutti, vecchi e nuovi membri.

 

Non ho mai avuto grossi problemi, sarà anche per il fatto che generalmente questi cani sono molto sul “chi va la” quando arrivano, quindi non alzano troppo la cresta, soprattutto se le cose sono fatte come dio comanda. Dopo poco li ho caricati tutti in macchina e via verso casa.

 

Neanche i primi ingressi nei luoghi del branco sono stati problematici, poiché Rea era ancora in fase di studio. Per qualche giorno ha continuato ad osservare le usanze e l’utilizzo degli spazi, non salendo sul divano, provando a salire però sul letto, probabilmente perché gli altri cani non ci salivano e quindi l’aveva vista un po' come zona franca, rispettando ovviamente più i compagni canini che la compagna umana al momento.  Mi è bastato poco per farle capire che il letto era e sarà sempre zona off-limits.

 

Non ho cercato di forzala, mettendola di peso sul divano o sulla cuccia, pian pianino ha iniziato da sola a capire dove poteva stare, e con qualche no ben deciso anche dove non poteva stare.

 

Rea inizia ora dopo qualche mese a dimostrare possesso per le risorse di casa, cercando la “scalata gerarchica”, così da darmi modo di farle capire che sono io a gestire le cose. Bisogna essere fermi e decisi in questo frangente poiché il cane deve vedere in noi una guida solida che sa come orchestrare il quotidiano. In parole povere il cibo e gli spazzi sono ben delimitati, così da darle una chiara posizione nel branco. Cosa assai importante per un cane.

 

Avere certezze da sicurezza e la sicurezza per un cane è vitale.

 

Ci sarebbero moltissime cose da dire, anche perché ogni situazione è diversa, dipende molto dai cani già presenti in famiglia, ma rischierei di dilungarmi troppo.

 

Rea è stata il tuo primo podenco? Se sì quali difficoltà hai incontrato con lei inizialmente? Se no in cosa l'hai trovata estremamente simile ed estremamente diversa dai precedenti?

 

Rea è il mio primo podenco, ne ho visti altri, vissuti più o meno da vicino, ma non è mai come averli in casa e nel branco. Forse è ancora troppo presto per descrivere bene le difficoltà riscontrate, poiché siamo in pieno rodaggio, ma una cosa che si nota subito è l’estrema indipendenza di questi cani, lei sa di potercela fare benissimo da sola, non si è affidata al branco, anzi, spesso le cose che fa, le fa da sola, senza aspettare noi o senza osservare gli altri cani. Forse è appunto ancora presto perché si affidi ad un nucleo famigliare che ancora non le appartiene. Probabilmente non ha ancora capito di essere arrivata in una situazione stabile, ma devo dire che anche con gli altri arrivati prima di lei è stato così, ci vuole tempo e pazienza.

 

Devo dire che grosse difficoltà per ora non ne sto riscontrando, è un cane dal carattere forte, e come tale si manifesta, basta saperla leggere. Per certi versi è molto simile a Tristan (galgo maschio) quando è arrivato. Ci sono voluti tantissimi mesi e tantissimo lavoro perché iniziasse a vedere in me una guida sicura a cui affidarsi.

 

Oltre a questo bhe, Rea è un podenco e ha sempre voglia di fare qualcosa!

 

 Rea è una rescue...cosa diresti ad una persona che si appresta ad adottare un rescue?

 

La cosa bella è che Rea credo non sappia di essere un rescue, nel senso che non ha paura di niente, prende ogni situazione in maniera molto propositiva e con curiosità. Sembra non mancarle nessuna competenza, forse l’unica cosa è la “violenza” nel gioco, può esserle mancato l’insegnamento della mamma visto che è molto fisica, alcune volte anche troppo.

 

Ma per il resto è un cane fatto e finito, ho visto cani cresciuti da cuccioli avere molti più timori di lei.

 

Ha una tempra e un temperamento altissimi, e queste sono buone qualità se sapute gestire! Non è un cane timido che si sottomette per un’alzata di voce, è un cane a cui le cose vanno fatte capire con costanza.

 

A tutti quelli che si apprestano ad adottare un rescue direi che…bhe…. Questi cani non sono solo vittime da salvare! Sono creature pensanti con caratteri ben distinti, non hanno bisogno di sentirsi dire poverini, ma hanno bisogno di essere riconosciuti come soggetti singolari che hanno bisogni precisi. Quindi osservate il vostro cane, guardatelo e studiatelo tantissimo, capite chi è e cosa vuole.

 

Tutti sono capaci di dirvi di proteggerli di stare attenti a fare questo e quello, e ovviamente sono consigli utilissimi, ma vorrei appunto dirvi una cosa diversa. Ricordatevi che avete a che fare sempre con un cane, e non con una statuetta di cristallo da mettere sotto chiave, la più grande protezione che potete creare per loro è un forte legame con voi, e i legami non si creano solo a coccole e bocconcini, ma si creano mettendo regole e paletti e facendo attività insieme!

 

 Se dovessi far comprendere ad una persona che vorrebbe adottare un podenco rescue che tipo di cane sta prendendo con sè cosa gli diresti?

 

La prima cosa che gli direi, per la poca esperienza che ho avuto è….preparatevi!

 

Portare a casa un podenco è un grosso cambiamento, come dicevo prima questi cani sanno di poter sopravvivere da soli, sono primitivi in tutto e per tutto! Sono cani svegli attivi atavici e infiniti, mi piace definirli così, perché dentro di loro hanno un mondo. Come tutti i cani ovviamente, però quel barlume lupino di indipendenza che hanno inizialmente è qualcosa di unico.

 

 

 

Dovete creare veramente un branco con questi cani perché siete voi a dovervi impegnare per essere più come loro, per creare quel legame che un giorno sarà indissolubile.

 

Sono cani furbi e testardi, e se vogliono vi prendono in giro come solo i primitivi sanno fare.

 

Quindi gambe in spalle e via, fate tante attività insieme. Siate dei buoni podencos per il vostro cane 😊

 

E soprattutto, non vi scoraggiate se inizialmente vi guardano come se foste i più scemi della terra, in fondo…. È vero…. Siamo dei cani scemi.

 

 

 

Ah un p.s. farsi aiutare da una figura professionale non è un fallimento! Anzi! È un buonissimo inizio!

 

Non abbiate paura di chiamare un educatore o un addestratore!

 

 

 

 Quali sono le regole basilari che hai dovuto mettere con Rea al suo arrivo in casa?

 

Rea è molto attaccata al cibo, quindi già da subito ho dovuto iniziare il costante pattugliamento dei pasti sia tra di loro sia con me.

 

Man mano che il tempo passa inizia a rispettare i miei spazi per i pasti, quindi non cercando più di mettere il naso nel piatto o di avvicinarsi troppo mentre preparo.

 

La cosa quindi più importante con lei è non darle niente fuori dai pasti o dai premietti per l’educazione giornaliera.

 

Ogni tanto ci riprova ma basta essere coerenti e pian pianino la capisce.

 

Sta iniziando a tentare di fregare il cibo alla vecchietta di casa, ma anche qua basta tenerli d’occhio e dirle di no, una due tre e anche cento mila volte se servisse. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ci vuole costanza!

 

 

 

Per il resto le regole in casa e fuori sono quelle base, non si sale sul letto dell’umana…mai…nessuno (tranne i gatti, ma va bhe i gatti non contano), non si mangiano i gatti, non si distruggono le cose, al di fuori dei  giochi appositi ( è assurdo come abbia capito velocemente questa cosa), non si ruba il cibo all’umana, non ci si lancia fuori dalla macchina prima che l’umana dia l’ok…. Queste cose qua insomma, la base, e altre piccole cose del quotidiano, ma più che regolo le definirei pacifica convivenza di tutti i giorni.

 

 

 

 Come hai superato le difficoltà iniziali??

 

Con la costanza nel dare le regole e un po' di fermezza, comunque direi che sono in fase di superamento, se ne riparlerà tra qualche anno per tirare le somme.

 

 Trovi che abbia recepito velocemente le regole di casa e si sia adattata bene?

 

Anche qua, siamo in fase di adattamento, ma sembra stia procedendo tutto abbastanza bene, le regole sicuramente le ha recepite, che poi spesso cerchi di far finta di essere tonta è un altro discorso 😊.

 

Ma essendo podenco direi che è tutto normale.

 

 Mi descrivi Rea con tre aggettivi??

 

Bhe Rea è, vediamo…. Devono essere per forza solo tre?

 

Testarda, fiera e furbissima, per rimanere nei tre aggettivi.

 

Poi ci sarebbero tantissime altre cose da dire su di lei, ma come per ogni cane non basterebbe un libro!